"Sai che c'è di nuovo?" - I NUOVI ARRIVI IN BIBLIO

Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi. (M. Proust)

Domenica 5 Giugno, 
presso il Teatro Comunale di Fossacesia, 
la Biblioteca Comunale "Ignazio Silone" ha presentato 
"La Via dei Trabocchi. Dalla Ferrovia alla bicicletta." 
 di Marco Pallini, artista lancianese
 

Questo taccuino di viaggio è molto speciale. Non stupisce l'osservatore per la meraviglia e la singolarità dei luoghi esotici e lontani ma accarezza la sensibilità di chi guarda paesaggi familiari con occhi nuovi e scopre improvvisamente la bellezza del paesaggio, le forme e la materia delle cose, l'inconsapevole poesia dei dettagli.

"Ho unito due passioni - racconta Marco Pallini - quello per gli acquerelli e quello di camminare all'aria aperta. Artisticamente mi accosto ai "Carnet de Voyage", secondo me il miglior modo di raccontare un viaggio perchè si riassumono letteratura, scrittura, arte e fotografia. Per chi lo realizza, il Carnet de voyage è la possibilità di assimilare davvero l'esperienza del viaggio, dovendo analizzare, sintetizzare e poi raccontare quello che si è visto e "sentito". 
(dall'intervista a Daria De Laurentiis su Lancianonews.net)

Marco ci guida lungo un sentiero che per 40 km costeggia il mare. Camminando sull'ex-tracciato ferroviario che collegava Ortona a S.Salvo, osserva, appunta, dipinge, ritrae la costa più meridionale dell'Abruzzo con i suoi colori stupefacenti, gli scorci mozzafiato, i suoi abitanti silenziosi che sembrano "presenze" nella natura. 
E le storie, le speranze e la tenacia di chi vuole essere parte attiva del proprio futuro rimanendo però saldamente consapevole del passato.


 

 Oltre ad illustrare le fasi di realizzazione del libro, esponendo le tavole originale degli acquerelli che compongono il taccuino, Marco Pallini ha illustrato altri progetti paralleli come la collaborazione con artisti italiani che si occupano di sensibilizzare l'opinione pubblica sul delicato tema della Ricostruzione Aquilana ma anche la partecipazione a un "movimento" internazionale di artisti che fanno dell'estemporaneità e della fedeltà al dato reale il proprio manifesto. L'artista osserva la società, la città, ciò che lo circonda registrandone i cambiamenti, le vibrazioni e diventando testimone e cronista della vita.

All'incontro hanno partecipato anche Ines Palena, presidente del Wwf Zona Frentana e Costa Teatina, e Rinaldo Verì, proprietario e gestore del Trabocco Punta Tufano.

Con i loro interventi, il tema del dibattito si è spostato sul progetto di costituzione del Parco della Costa Teatina che dovrebbe includere e tutelare anche, e soprattutto, la splendida Costa dei Trabocchi. La proposta del Parco accende le passioni dei detrattori e dei sostenitori e costituisce, in ogni modo, un importante spartiacque per il futuro del nostro territorio. 




"La Via dei Trabocchi. Dalla Ferrovia alla bicicletta."
è disponibile in Biblioteca per prestito e/o consultazione











«Se trovo quelli che scrivono libri di mafia
e vanno in giro in tutto il mondo a farci fare così bella figura,
giuro che li strozzo»
. Silvio Berlusconi

e allora ... 


Questo è un libro importante. 
Perchè in un contesto omertoso, mafioso, distratto o disilluso 23 voci si levano forti e chiare per parlare di mafie, delle dinamiche sociali ed economiche che le creano e che ne garantiscono la sopravvivenza; delle amicizie e degli affari che legano gli uomini d'onore con chi li dovrebbe perseguire politicamente e penalmente; di come le mafie siano in grado di mutare e adattarsi in base ai contesti che le accolgono, così come un virus muta nel corpo che lo ospita per potersene nutrire. 

23 giovani scrittori del sud sfidano il silenzio, la paura e le intimidazioni e parlano di ciò che riguarda tutti noi. Invitandoci a unirci al coro. 


" Questo libro ha questo significato alto: pronuncia parole chiare, nette e definitive che tutti i politici, se potessero, dovrebbero semplicemente copiare, mandare a memoria e ripetere in ogni occasione. [ ... ]
La forza di quest’antologia sta tutta nella capacità di diventare un “collettivo”, una voce tra le voci che sale dalla società, anzi dalla strada, dal campo, e alterna indagini sociali, inchieste giornalistiche, racconti letterari e saggi scientifici con un linguaggio divulgativo accessibile a tutti, soprattutto ai non addetti ai lavori. Un testo “popolare” che stimola la curiosità e l’immedesimazione del lettore, che rilancia una discussione sulle mafie pubblica, militante e plurale. Un utile strumento di consultazione per chi vuole approfondire le sue conoscenze. Un’esplorazione dei fattori materiali e culturali che consentono al crimine organizzato di soggiogare persone, comunità, territori, economie, istituzioni. Ma anche una ricerca sulle risorse a cui è possibile attingere per liberare i corpi e le coscienze. [ ... ]
Se Berlusconi pensava di strozzarne uno per educarne cento, ora ha trovato almeno 23 scrittori che lo sfidano a strozzarli tutti insieme. Non sarà facile, l’unione fa la forza.
 Marco Travaglio "

Tratto dalla prefazione di “Strozzateci tutti” (Aliberti editore, 2010)